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il Treno del Tartufo by Night con il TropeaLine da Reggio Calabria e stazioni successive
Agosto 23 @ 2:00 pm - Agosto 24 @ 2:00 am

L’Associazione Ferrovie in Calabria, con la collaborazione del Comune di Pizzo, è lieta di proporre un nuovo itinerario per godere di una rilassante serata senza il pensiero di auto e parcheggi, nel meraviglioso borgo della Costa degli Dei.
Partendo da Reggio Calabria Centrale, Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara, Gioia Tauro, Rosarno, Tropea e le tante ulteriori fermate intermedie indicate in basso, percorrendo l’ultimo e paesaggisticamente spettacolare tratto rimasto allo stato d’origine della Ferrovia Tirrenica Meridionale, ovvero la “via Tropea”.
Il tour prevede l’arrivo a Pizzo alle ore 17:02 per evitare il caldo delle ore centrali con la degustazione del Tartufo di Pizzo in piazzetta, per consentire la visita in orario serale dei principali attrattori turistici del borgo.
PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
ORE 17:02 – Arrivo alla stazione di Pizzo: qui i viaggiatori saranno accolti dal trenino turistico gommato.
Trasferimento dei partecipanti, a bordo del trenino turistico gommato, in Piazza della Repubblica.
Qui, i partecipanti vengono raggiunti dalla guida turistica che li accompagnerà alla scoperta degli aspetti culturali, sociali ed archeologici della città di Pizzo, compreso il bellissimo centro storico caratterizzato dalla presenza di palazzi settecenteschi ed il romantico affaccio di Piazzetta del Padiglione. La prima tappa, sarà proprio il Castello Murat.
Visita al Castello di Pizzo
Il castello di Pizzo noto anche come Castello Murat, in ricordo di Gioacchino Murat che nel 1815 qui venne prima imprigionato e poi fucilato il 13 ottobre dello stesso anno. Il castello è visitabile ed ospita un museo, nelle cui sale è allestita una mostra che illustra gli ultimi giorni del suo illustre prigioniero, dall’incarcerazione al processo, fino alla confessione che precedette la fucilazione, ed un frammento di una scultura di Antonio Canova, andata persa durante il passaggio di Giuseppe Garibaldi, della quale è rimasta solo la parte rappresentante un elmo. La costruzione attuale, di forma quadrangolare, da un lato a picco sul mare e dall’altro circondata da un profondo fossato, racchiude i vari edifici costruiti nel corso del tempo. In origine era stata eretta una torre di avvistamento, detta Torre maschia e risalente alla fine del 1300, che apparteneva al sistema di Torri costiere costruito nel corso del XIV secolo per contrastare le incursioni dei pirati saraceni, pirati che regolarmente attaccavano le zone costiere del regno di Napoli durante il periodo angioino.
ORE 19:00 – Tempo libero per un aperitivo o apericena e tante altre occasioni che sono offerte dalle attività ricettive del posto;
ORE 20:00 – Piazza Repubblica presso Bar Belvedere: degustazione del Tartufo di Pizzo (incluso nel prezzo)
A seguire:
Visita alla Chiesa Matrice di San Giorgio
L’edificio di culto, eretto in stile barocco nel centro storico del paese nel XVI secolo su una preesistente chiesa, é consacrato a San Giorgio Martire e alla Vergine Maria, come inciso sull’architrave del bel portale barocco risalente al 1632. All’interno della chiesa degne di nota una statua attribuita a Pietro Bernini e la lapide funeraria di Gioacchino Murat, sepolto nei sotterranei della chiesa dove venne tumulato dopo la morte per fucilazione avvenuta nel locale castello. Nella chiesa riposano anche le spoglie di Antonino Anile, nativo di Pizzo, letterato, anatomista e ministro dell’istruzione del Regno d’Italia.
Visita alla Chiesetta di Piedigrotta
Sarà possibile vivere un’esperienza irripetibile, ovvero la visita della bellissima Chiesetta di Piedigrotta, che sarà raggiunta con trenino turistico gommato.
La chiesetta di Piedigrotta, risalente al 1632, è un luogo di culto cattolico, interamente scavata nelle rocce tufacee, situato un chilometro a nord di Pizzo, in località “La Madonnella”. Al suo interno sono presenti diversi gruppi scultorei che l’arredano, anch’essi in tufo. La chiesa è contigua alla spiaggia, ed essendo esposta a ponente, ne risulta molto suggestiva la visita pomeridiana, quando i raggi del sole penetrano nelle profondità delle grotte mettendo in risalto le colorazioni dei sali minerali che ricoprono le pareti. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, Angelo Barone, affascinato dai racconti dei pescatori, ampliò la grotta preesistente realizzando una chiesa. Durante la dura fase di scavo, ebbe cura di lasciare alcuni blocchi di tufo che successivamente trasformò in statue. I lavori continuarono fino alla sua morte, nella primavera del 1915. Il figlio, Alfonso Barone, volle continuare il lavoro del padre e ampliò ulteriormente la chiesa, realizzando altre statue, capitelli e bassorilievi. Nel 1969, lo scultore Giorgio Barone, figlio di Alfonso, di ritorno dal Canada, restaurò in parte le statue e scolpì due medaglioni raffiguranti Papa Giovanni XXIII e John Kennedy.
Al termine delle visite i partecipanti saranno accompagnati in stazione con il trenino turistico gommato.

